Thursday, May 19, 2011

Fw: H-ASIA: CFP "Orientalismi italiani" edited volume

----- Original Message -----
From: "Frank Conlon" <conlon@U.WASHINGTON.EDU>
To: <H-ASIA@H-NET.MSU.EDU>
Sent: Thursday, May 19, 2011 9:18 PM
Subject: H-ASIA: CFP "Orientalismi italiani" edited volume


> H-ASIA
> May 19, 2011
>
> Call for paper: "Orientalismi italiani" edited volume
> ***********************************************************************
> From: H-Net Announcements <announce@MAIL.H-NET.MSU.EDU>
>
> Call for paper 'Orientalismi italiani'
>
> Location: Italy
> Publication Date: 2011-06-15 (in 27 days)
> Date Submitted: 2011-05-18
> Announcement ID: 185307
>
> Orientalismi italiani – Call for paper
>
> Curatore: Gabriele Proglio
>
> Le ricerche sulla costruzione dell'immaginario europeo dell'Oriente si
> sono moltiplicate dal 1978, anno di uscita di Orientalism di Edward Said.
> La traduzione italiana fu data alle stampe dai tipi di Bollati Boringhieri
> solo nel 1991: un ritardo importante che, probabilmente, è indicativo
> della mancata recezione di questo tipo di studi.
>
> Molti studiosi dopo il lavoro di Said posero attenzione alle geografie
> immaginarie o, per riprendere una felice definizione di Vico, al "mondo
> delle narrazioni". Ciononostante ci pare che le fonti in questo ambito di
> ricerca siano ancora poco indagate. Come fu raccontato l'Oriente? Quale la
> relazione tra narratore e narrazione orientalista? Quali i progetti
> sottesi a questi testi? L'intento di questo volume è di raccogliere
> contributi sugli orientalismi italiani, cioè su come viaggiatori,
> missionari, avventurieri, esploratori, militari e mercanti raccontarono
> l'Oriente.
>
> In quale epoca? In epoca moderna e contemporanea. La pubblicazione è però
> aperta a scritti che si riferiscano ad epoche precedenti: l'intento è di
> non porre dei confini temporali, ma di scorgere le
> continuità-discontinuità di narrazioni tra passato e presente. Ciò
> significa parlare di 'italiani' ante-litteram, non solo nel senso della
> formazione dell'Unità nazionale, ma anche di processi che, nati ben prima
> del 1861, furono ereditati e riutilizzati nella formazione
> dell'immaginario soggettivo e intersoggettivo. Inoltre, viene utilizzato
> il plurale – orientalismi italiani – proprio per indicare la multiforme
> presenza di soggetti che, con differenti progetti, narrarono in modi
> molteplici gli Orienti ad est, ma anche a sud della penisola.
> Se nominare – cioè definire tramite il racconto, con la scrittura –
> significa descrivere, l'intento dei viaggiatori è di organizzare quanto
> scoperto secondo una gerarchia conosciuta, quella eurocentrica. In tal
> senso tutto, tanto gli usi e le abitudini legati alla 'razza' e al genere,
> quanto la ricostruzione del passato dei popoli orientali, serve ad imporre
> vincoli di soggezione, di dipendenza. Nulla viene lasciato al caso: non ci
> si dimentica di classificare l'invisibile sia nel senso del non-visibile
> in Europa (animali, piante, luoghi…), sia del non percepibile in Oriente.
> Le pagine, percorrendo questa seconda declinazione, si riempiono di mostri
> e di magia; si cercano spiegazioni sopranaturali di eventi climatici e
> ambientali non conosciuti in Europa.
>
> Dunque la conoscenza di nuovi territori e il relativo racconto non hanno
> solamente il compito di scoprire, ma anche di classificare, cioè di porre
> un ordine, di creare nuove categorie: passo imprescindibile per far
> attecchire progetti coloniali, economici, politici e religiosi.
>
> Sono benvenuti interventi che affrontano una o più delle seguenti
> tematiche:
>
> * Relazioni fra biografia del viaggiatore, racconto e motivazioni
> politiche, religiose, economiche
> * 'Razza' e/o genere: la narrazione come forma di potere
> * Cibo e alimentazione
> * Memoria e passato: cercare le origini delle civiltà per proporre una
> gerarchia eurocentrica
> * La donna orientale
> * L'invisibile: mostri, spiritismo, incantesimi e magia, ma anche eventi
> sopranaturali
>
> Il volume, pubblicato dalla casa editrice Antares, accoglierà saggi di una
> lunghezza massima di 40.000 battute, in italiano e in inglese. Scadenze:
> Gli abstract (massimo 300 parole) e un breve CV devono essere inviati
> entro e non oltre il 15 giugno 2011 all'indirizzo
> gabriele.proglio@unito.it
> 30 giugno – comunicazione accettazione degli abstract
> 30 settembre invio del saggio
> La pubblicazione del volume è prevista per fine ottobre-metà novembre.
>
> Email: gabriele.proglio@unito.it
>
>
>
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